Qual è l’impatto dell’information technology sulla nostra vita quotidiana? Come siamo arrivati alla tecnologia attuale? Quale futuro ci attende grazie ad essa? A queste domande risponde “A bit of [hi]story” (www.abitofhistory.it), la rassegna dedicata all’informatica organizzata dall’associazione culturale Museo Piemontese dell’Informatica.
L’evento, alla sua prima edizione, si svolge sabato 21 e domenica 22 maggio nello Spazio MRF, in corso Settembrini 164, nelle aree di Torino Nuova Economia, dove fino al 2005 aveva sede la logistica di Fiat Mirafiori e dove oggi di svolgono eventi, incontri e progetti per la città.
“Come A Bit of (hi)story” sottolinea Davide Canavesio, amministratore delegato di Torino Nuova Economia “anche TNE, per sua natura, guarda con grande interesse al futuro, ma allo stesso tempo pone grande attenzione al passato. Le aree che gestisce hanno infatti segnato fortemente la storia dell’industria torinese, hanno dato un’identità al territorio e alle persone, che oggi guardano nuovamente al futuro partecipando ad processo di rigenerazione urbana, di cui lo Spazio MRF è una concreta manifestazione. Spero che molti siano incuriositi e vengano a trovarci”.
Una due giorni all’insegna della tecnologia vicina all’uomo, con l’esposizione della storia dell’informatica ripercorsa attraverso un centinaio di computer provenienti da 15 collezionisti italiani, tra cui anche il primo personal computer della storia, il Programma 101 e i prototipi della Apple. Sono previsti oltre 30 eventi ed attività legati al mondo dell’educational e della social innovation; tra gli ospiti, Alessandro Graciotti, fondatore Logitech, Raoul Chiesa, uno dei primi ethical hacker italiani e consulente sulla sicurezza informatica di svariati governi, Edoardo Calia, vice direttore dell’Istituto Superiore Mario Boella, Eleonora Pantò, inclusion and social innovation program developer del CSP Innovazione nelle ICT, oltre a docenti universitari, ricercatori, business angels.
“Conoscere il passato, per comprendere il presente e immaginare il futuro – spiega Elia Bellussi, fondatore e presidente del Museo Piemontese dell’Informatica – è la via per poter vivere attivamente il cambiamento, sia da semplici persone, sia da aziende. Con “A bit of [hi]story“, vogliamo raccontare quali sono stati e quali saranno i piccoli, grandi cambiamenti del quotidiano dovuti all’uso dell’informatica e delle tecnologie derivate, nella vita di tutti i giorni. Con “A bit of [hi]story” contribuiremo ad arricchire le attività in ambito educational per le nuove generazioni”.